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Paolo Ghia

Paolo Ghia

ha dedicato la sua attività di ricerca allo studio e alla cura di linfomi e leucemie. Professore associato di medicina interna dal 2010 e titolare della cattedra di Oncologia medica e clinica medica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, dal 2014 è vice-direttore della divisione di ricerca di Oncologia sperimentale presso l’Istituto scientifico San Raffaele e, dal 2016, responsabile del Programma di ricerca strategica sulla leucemia linfatica cronica, presso il dipartimento di Onco-ematologia dell’Ospedale San Raffaele (dopo essere stato il coordinatore scientifico dell’Unità linfomi presso il medesimo ospedale, dal 2008). Dopo la laurea, negli anni Novanta, ha svolto attività di ricerca presso il prestigioso Istituto di immunologia di Basilea, al Dana-Farber Cancer Institute di Boston e all’Università di medicina di Harvard. Prima di giungere a Milano, è stato ricercatore universitario presso l’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino) fino al 2005.
Il suo interesse per l’oncologia è derivato dallo studio approfondito dell’immunologia, in particolare dei linfociti B. La maggior parte dei linfomi, compresa la leucemia linfatica cronica, è causata infatti dalla trasformazione maligna dei linfociti B che da “difensori” contro le infezioni diventano “invasori” del nostro organismo. Studiando la normale attività del sistema immunitario, Ghia ha capito come le cellule leucemiche e linfomatose riescono a sfruttare a proprio vantaggio i medesimi meccanismi che sono utilizzati dalle cellule normali del nostro sistema immunitario per sopravvivere ed espandersi durante una risposta immunitaria. La comprensione di questi meccanismi ha permesso di creare nuovi agenti terapeutici che hanno modificato enormemente il modo con cui oggi i pazienti con leucemie e linfomi vengono curati, aumentando aspettativa e qualità di vita.
Ghia è presidente della European Research Initiative on Chronic Lymphocytic Leukemia (ERIC) e membro del Comitato consultivo clinico per le neoplasie linfocitarie ed istiocitarie dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). È stato membro del Comitato tecnico scientifico di AIRC dal 2008 al 2013.

Dal 2010 al 2015 il programma “Isolare il tumore dall’ambiente che lo circonda per bloccare le leucemie”, che qui descriviamo, è stato condotto da Federico Caligaris-Cappio. Da gennaio 2016, lasciati tutti i suoi incarichi clinici, universitari e di ricerca, Caligaris-Cappio è diventato il nuovo direttore scientifico di AIRC e la direzione del programma AIRC 5 per mille è passata a Paolo Ghia.

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